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1. |
E' stato detto tutto
04:46
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E' stato detto tutto, ma niente è come prima,
tramonto alla mattina su un popolo distratto.
Ci siam bevuti tutto: dal liberal-globale
all'arte funzionale... E' stato detto tutto.
Resto solo io sul fondo e non rispondo più di me.
Restano solo fogli sparsi, suono dei passi che mi portan via.
Véstiti di idee, in cerca della tua, che non c'è.
Giocati i tuoi trucchi, mercante di fumo negli occhi.
E' il solito costrutto: i soliti banali
ricorsi, tutti uguali in forma e nell'aspetto.
Il senso di un insetto che sbatte contro il vetro,
perché non sa che dietro è stato detto tutto.
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2. |
31 Aprile
05:05
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Nella mia testa, ciò che ho nelle tasche non ha realtà.
Vivo ossessioni, tra le contraddizioni del mio dio.
C'é un disaccordo eterno, reliazionalmente interno.
Mi rendo conto spesso di esser senza necessità.
Ecco: quel che mi aspetto
è quel che non ho detto.
Giorno di Aprile, e mi va tutto stretto,
ciò che ho scordato non è più in difetto.
Certo, nel mio deserto,
come in mare aperto,
porto un ombrello e me lo tengo stretto;
che mi ripari da ogni mio sospetto.
Controindicazioni
leggendo bene le avvertenze in coda.
Ecco: quel che mi aspetto
è quel che non ho detto.
Giorno di Aprile, e mi va tutto stretto,
ciò che ho scordato non è più in difetto.
Certo, nel mio deserto,
come in mare aperto,
porto un ombrello e me lo tengo stretto;
che mi ripari da ogni mio sospetto.
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3. |
Brie-collage
08:15
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Perdersi tra le idee, nella cosa più insensata che c'è.
Sterili piagnistei, ma non sei ancora quello che tu sai...
Come te, fra i tuoi "qui", in un luogo imprecisato fra noi,
sintomi da "Brie-Collage". Ecco il quadro:...
Solo frasi sparse, solo porte aperte,
mentre cerco i pezzi delle idee che ho perso.
Restan vuoti sguardi, mentre tu non parli.
Metto ancora in gioco pezzi della mia vita.
Solo frasi sparse, solo porte aperte,
mentre cerco i pezzi delle idee che ho perso.
Restan vuoti sguardi, mentre tu non parli.
Metto ancora in gioco pezzi della mia vita.
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4. |
Aurora
01:02
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5. |
Fotografie
05:30
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Quello che vuoi è una vendetta vera
che cada su di noi, dimenticando che
quello che sei è ciò che risparmia il tempo:
rettangoli di noi, soltanto foto ormai.
Fotografie... Mentre passa il tempo
non sono più io quell’uomo dentro.
... E rido di lui, delle sue manie.
Perdonalo se puoi. Dimenticalo, mai.
Sorprenditi per tutto quello che ti mancherà.
Ti lascio qui dentro ad un cassetto.
Lo strano volto di chi non aspetto più.
Pensaci su: è una vendetta lenta.
Rincorro il tempo, e tu? Puoi farne senza, o no?
Sorprenditi per tutto quello che ti mancherà.
... Per tutto quello che ti manca già.
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6. |
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Si alza un sole stanco, deluso dai suoi schemi.
Si sporca il foglio bianco di inutili eritemi.
Rimbalzan tra i minuti apostrofi di te...
Semplicemente attento o approssimativo,
collaudo personale di un temporale estivo,
rimbomba nella mente parlandomi di te.
Nel buio della stanza, pareti doloranti
Ricordano insistenti ch’è l’epoca dei pianti.
Ricordi frettolosi rovinano il parquet.
Sono io o sono te? Questo specchio non dice se
sono io o sono te ad essere ingombrante?
La solitudine che cos’è? E’ la distanza tra te e me.
Futili pensieri circondano la mente.
L’ingombro dei ricordi, cercando tutto e niente,
seguendo ancora il filo che porta sempre a te.
Sono io o sono te? Questo specchio non dice se
sono io o sono te ad essere ingombrante?
La solitudine che cos’è? E’ la distanza tra te e me.
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7. |
Corso di eurostima
01:04
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Sorriso appeso in faccia a un angolo.
L'odore d'irrisolto in transito.
Chiudo gli occhi appena un po'.
Cerco io sonno, ma non dormirò.
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8. |
Servito
04:26
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E così, spogliati dai sorrisi stupidi.
Cortesie "fai-da-te": ingerenti epidemie.
Non puoi più sporgerti,
mostra il fianco: hai denti fragili.
Cresce in me l'apatia
non mi arrendo alla nostaligia.
Mai qui, di fronte a te.
Sei tu? O i miei perché?
Leggere fra i tuoi "se"
solo spazi senza virgole.
Pagine nella nostra scia,
strade nere segnano la via.
Perderci, dissolversi,
come polvere sugli abiti.
Ora so essere
strada ancora da percorrere.
Mai qui, di fronte a te.
Sei tu? O i miei perché?
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9. |
Non ricordo
10:30
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Lontano da qui, senza ritorno,
ricopre il buio di chi aspetta il giorno.
Ritrovarmi così: appeso ancora al mio ricordo,
nel silenzio di quando parlo.
Prendere soltanto l’idea e buttare il guscio,
la parte migliore di me non voglio perdere,
e sento che può succedere ma... Io no!
La notte della mente è il presente e si compiace
dell’essere fine a sé stessa. E muore la memoria,
ripudia identità senza storia.
Ma non ricordo... E cado con il fiato corto.
Nel gioco a riconoscere il vero e il suo contrario
invento sempre un’altra realtà che taglia col passato,
fa in pezzi ciò che sono stato... Ma io...
Io non ricordo... E cado con il fiato corto.
Ritornando qui mi guardo intorno.
Tutto ancora è così... Ma i miei occhi...
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10. |
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11. |
Pugni chiusi
03:48
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Elettrosmog Italy
Gli Elettrosmog nascono a Verona nel 2003 e si sciolgono nel 2007 dopo la pubblicazione del demo "... Buona la Prima" e
dell'album "Monologando".
Dal 2009 al 2018 pubblicano due album di prog italiano a nome Astrolabio. Nel 2019, il ritorno ad Elettrosmog rappresenta il desiderio manifesto di tornare a calcare un sound più trasversale, svincolato da ogni etichetta di genere.
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