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Monologando (Elettrosmog, 2006)

by Elettrosmog

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    L'esordio discografico degli Elettrosmog, avvenne nell'ormai lontano 2006. Il primo vagito di quello che sarebbe stato semi ironicamente chiamato "Rock Degressivo" raccontava da subito un mondo nel quale emergono prepotentemente le frustrazaioni date dalle difficoltà di comunicazione che l'essere umano subisce più o meno consapevolmente in ogni ambito della propria vita. Un comcept album dunque, concepito in modo trasversale, lontano da rigide etichette di genere.

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1.
Faccio cerchi con la penna, il tempo non passa mai per quelli come me. Guardo ancora quel caffè ... da quanto tempo sta lì?, è gelido come me. Stupido processo mentale, finirà per farmi male. E mi trovo ancora qui senza sapere perchè, ed oggi è già venerdì. Stupido disturbo mentale, e continuo a naufragare. Ora basta! Ho la testa che mi scoppia. Via da qui! Stereofonica follia completa la mia mania, riverbera e oscilla per me. Tutta gente intorno che ostenta serenità, e forse ne sa meno di me. Questo è un rifugio per pochi, per gli altri solo trappole per topi. Io non gioco più, non contate su me. Voglio cicche e caffè; questa pausa è per me.
2.
Economania 04:27
Responsabile, ma fino a un certo punto, ora ho chiuso con allettanti utopie; bello dirsi che “ora ognuno pensa a sé”. Questa è l’etica nel mondo del lavoro, sciocco e futile circolo vizioso: vuoi denaro per produrne ancora in più per te. Economania! Studiano un sistema: “annichilire la memoria”. Nuova Economia! La tua morale si quantifica a fatica Edi il tuo titolo: quota fissa indefinita. E’ il mercato che decide cosa far di te. L’autunno avanza, e lo sai, non sarà caldo… Ma tiepido disgusto stando sempre al posto giusto. Non pensare mai, eccezion fatta ai fatti tuoi. Economania! Come marionette; inciampando sopra ai fili. Nuova Economia. Vuoi un buon motivo? Io te ne presto millenovecentotrentasei e ventisette… Euroautarchia! Responsabile, ma fino a un certo punto, ora ho chiuso con allettanti utopie; bello dirsi che “ora ognuno pensa a sé”. Parlami d’amore Mariù; tutta la mia vita sei tu. Gli occhi tuoi belli brillano, come due Euro scintillano.
3.
Che la vendetta è un piatto freddo lo so, ma ho il frigo rotto e non ho fame, no. Apri le braccia amore mio ... senti che dolce è l'oblio. Mischia il mio sangue al tuo, può aspettare il nostro addio; prendi la mano e vieni via insieme alla follia. Respiro più forte, mi gira la testa, raccolgo le forze per l'ultima volta. Talmente bella da stringere il cuore, talmente soli che mi mancan le parole e poi fare l'amore fino a morirne. Quest'incubo blu che non mi lascia... ... che non mi basta un tiepido perdono, un tuffo nel non sono, come sempre d'altra parte. Morire piano dentro di te ha il suono strano di un perverso clichè. Fiore di carta che sa bruciare l'aridità. Veleno insano che ricorre a noi per dimostrare quant'è vero che poi non è il suicidio o l'ipocrisia che salvan l'anima mia. Respiro più forte mi gira la testa, raccolgo le forze per l'ultima volta. Ancora tu... fino a morirne... e non capire s'è il veleno o tu. Talmente bella che stringe il cuore, talmente soli che mi mancan le parole.
4.
Dialogo 01:28
5.
Quanto costa un litro di benzina? ... E la mia barba ‘la mattina è un’indizio dei pensieri che mi dà. L’utente medio non lo sa, sotto il suo naso brucia plastica; qualcuno dica: quanto durerà? Brutto affare, è tutto come prima: fanno le guerre ma la benzina è come l’oro e la mia barba ‘la mattina. Il benzinaio non lo sa, mentre lo guardo un po’ perplesso, AGIP, Shell oppure Esso, che differenza fa? Mi compro una bici e ‘fanculo a tutti... Chi l’ha mai fatta benzina a Coppi? ... O qualsiasi mezzo, ma senza una spina... Ma quanto costa un litro di benzina? A molti sfugge, ma chi ne fruisce No, non ci pensa, o non lo capisce che salda una guerra mentre si rifornisce. E pensa ai premi che poi avrà, completati i suoi bollini; perchè non sono iracheni i suoi bambini. Mi compro una bici e ‘fanculo a tutti... Chi l’ha mai fatta benzina a Coppi? ... O qualsiasi mezzo, ma senza una spina... Ma quanto costa un litro di benzina? Mi compro una bici e ‘fanculo a tutti... Chi l’ha mai fatta benzina a Coppi? ... O qualsiasi mezzo, ma senza una spina... Ma quanto costa un litro di benzina?
6.
Niente di nuovo per me, niente di nuovo se c’è un piccolo vuoto giù in fondo; voce strozzata che non merita il buio. L’adesione ad un’idea che non è mai la mia ma è soltanto una bugia: uniformarmi alla tua. Potrei vivere in apnea per tutta la vita ammesso che ne valga la pena. Non è così che uccido il tempo, non è così... Semplicemente meschino e disonesto il mio regalo per te. Beh, se c’è un altro motivo, un altro pretesto ignoro qual è. Non è così che uccido il tempo, non è così... Quando sentirai le mie parole sul nastro che mi porta via da te, magnetiche e lentissime saranno che non mi raggiungeranno mai. Non è così... Non è così...
7.
Monologo 01:50
8.
Progressivamente ma anche reazionario; così mi vuol la gente, contenta del mio niente. Anarchicamente istituzionalizzato. Un taglio nel presente coaugula il passato. Metastasi mediatica: come vendere me stesso. Miei cari elettori il trucco è complesso, ma voi da bravi idioti votatemi lo stesso!... Evidenza anestetica: come usare la democrazia dimenticandosi dell’etica, demagogia!
9.
Dimmi se credi sia soltanto un problema di ruoli; forse tu vuoi di più: vuoi da me qualcosa che non sono... e non sarò. Ho fatto posto a un desiderio troppo grande e poco vero: dicevo "tutti siamo uguali", e non è vero. Ora tu spieghi a me come stanno le cose; probabilmente non sai, tu del resto non sai. Credi che tutto sia dovuto perchè tu ti senti meno, ma ho ormai capito il tuo gioco, chissà che mi credevo. Non ho parole: non mi servono più. Tu non puoi avere tutto quello che vuoi, pretendermi complice no, questo non puoi.
10.
Roòtood 01:03

about

L'esordio discografico degli Astrolabio, allora Elettrosmog, nell'ormai lontano 2006. Il primo vagito di quello che sarebbe semi ironicamente chiamato Rock Degressivo raccontava già un mondo nel quale emergono prepotentemente le frustrazioni date dalle difficoltà di comunicazione che l'essere umano subisce più o meno consapevolmente in ogni ambito della propria vita.

Michele Antonelli - voce, chitarra, flauto traverso;
Alessandro Pontone - chitarra;
Francesco Delli Paoli - basso;
Massimo Babbi - tastiere;
Cristian Maselli - batteria.

credits

released August 6, 2006

01 - Trappole per topi
02 - Economania
03 - Fiore di carta
04 - Dialogo
05 - Quanto costa un litro di benzina?
06 - Non è così (Il mio regalo per te)
07 - Monologo
08 - Compromesso storico
09 - Tu ti senti meno
10 - Rootood

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Elettrosmog Italy

Gli Elettrosmog nascono a Verona nel 2003 e si sciolgono nel 2007 dopo la pubblicazione del demo "... Buona la Prima" e dell'album "Monologando".
Dal 2009 al 2018 pubblicano due album di prog italiano a nome Astrolabio. Nel 2019, il ritorno ad Elettrosmog rappresenta il desiderio manifesto di tornare a calcare un sound più trasversale, svincolato da ogni etichetta di genere.
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